sabato 4 novembre 2017

Maria Antonietta nelle vesti di Ebe

Maria Antonietta a 18 anni in un dipinto di François Hubert Drouais che la ritrae nelle vesti di Ebe, la coppiera degli dei, intenta a versare nettare al padre Zeus, nelle vesti zoomorfe di un'aquila. 

Simbolo di eterna giovinezza, di grazia e di purezza, il mito di Ebe trovò larga fortuna tra le signore dell'alta società che richiedevano espressamente di essere ritratte nelle vesti della dea; innumerevoli sono i ritratti allegorici dell'epoca ispirati a questa figura mitologica.
Il successo di Ebe fu probabilmente dovuto al fatto che le signore cercavano di rispolverare miti meno noti per stupire con nuovi soggetti e dimostrare così la propria erudizione.

Il ritratto che oggi si trova a Chantilly (Museo Condè) fu commissionato da Luigi XV, da mettere come soprapporta assieme al ritratto della contessa di Provenza nelle vesti di Diana, per il suo gabinetto a Choisy. 



La critica dell'epoca trovò però il ritratto artefatto e innaturale; la delfina apparve ai critici come trasfigurata e troppo fredda. 
Personalmente lo considero tra i ritratti più belli di Maria Antonietta; emana la freschezza dei suoi diciotto anni e nessuno, meglio di lei, poteva incarnare Ebe.

Particolare del dipinto (Foto di Barbara Pagni)

Il ritratto della contessa di Provenza nelle vesti di Diana, realizzato sempre da Drouais, che faceva da pendant con il ritratto della Delfina,  nel  gabinetto di Luigi XV a Choisy

2 commenti:

  1. Maria Antonietta nelle vesti di Ebe è semplicemente bellissima.
    Mi piace molto questo ritratto

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  2. Quel vaso che tiene in mano; sicuramente di manifattura Sevres

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